Maria era una ragazza come me … come te.

Forse un po’ più piccola, forse non vestiva jeans o dottor martens, forse non viaggiava su comode automobili o veloci aerei; eppure aveva amici con cui passava le giornate, una casa in cui stare, un desiderio che voleva realizzare, un sogno speciale … proprio come me … proprio come te.

Un giorno Dio è entrato nella sua vita come un soffio di vento in una giornata afosa e le ha stravolto i piani, le ha cambiato le carte in tavole, ha minato le fondamenta dei suoi castelli in aria.

Maria era una ragazza come me … come te.

Forse un po’ impaurita, forse un po’ stupita per quello strano incontro, per quel saluto così solenne. Ma lo smarrimento in lei dura un battito di ciglia: è una ragazza consapevole e responsabile e forse proprio perché non era poi così sprovveduta che aveva esitato … però se ci si lascia abbandonare nelle mani di Dio, se ci si lascia cullare dal suo amore, niente sarà più impossibile o difficile o sbagliato.

Maria era una ragazza come me … come te.

Con coraggio ha risposto “Sì”, ha accettato si compisse in lei il volere di Dio. Con coraggio ha detto “Sì” all’amore, alla gioia, alla vita. Ma coscientemente ha accettato le difficoltà, le amarezze, le impervie curve che inevitabilmente una strada ha e si è messa in cammino. Quel “Sì” le ha dato la forza perché con Dio al suo fianco non c’era niente da temere.

Maria era una ragazza come me … come te.

Nelle mani di Dio si sentiva al posto giusto, a suo agio, come un pennarello che finalmente poteva colorare e realizzarsi. Dio ha scelto lei come sceglie me e te ogni giorno. Come ogni singolo attimo della nostra esistenza chiede a noi, come a Maria, se vogliamo metterci in gioco e con Lui volare, piuttosto che continuare a strisciare per i sassi di un deserto troppo solitario.

Maria era una ragazza come me … come te.

Maria sapeva che non sarebbe stato facile. Sapeva che una volta pronunciato il “Sì” avrebbe dovuto sporcarsi le mani di quel suo nuovo sogno, avrebbe dovuto lavorare duro perché volare richiede uno sforzo maggiore che rimanere a terra. Ma l’Amore richiede sacrificio, una custodia a lungo termine come una lampada ad olio che se non viene alimentata non fa più Luce.

Maria era una ragazza come me … come te.

Da oggi voglio essere come Maria. Da oggi voglio impegnarmi a concretizzare il mio “Sì” perché questo significherà realizzarmi come persona, come studente, come lavoratore, come associato di Azione Cattolica, come educatore, come responsabile. Voglio imbrattarmi le mani, le braccia, le gambe, il viso di quella felicità duratura che solo Tu puoi darmi. Voglio dire “Sì” alle sfide che ogni giorno il mondo mi propone perché alla fine voglio poter gridare che ce l’ho fatta, che l’Amore ha vinto, che io sono salva grazie a Te. Voglio dire “Sì” perché così posso dire di vivere con Te e per te.

 

 




Campo Diocesano Giovani-Adulti AC

Si è concluso Mercoledì 23 Agosto, il campo Diocesano che ha visto protagonisti Giovani-Adulti della nostra diocesi, impegnati alla ricerca del senso vero dell’Azione Cattolica, sulle orme di Mario Fani a Viterbo.

La città che ha dato i natali alla Società di Santa Rosa, poi divenuta dopo l’incontro con Giovanni Acquaderni, Società della Gioventù Cattolica Italiana è stata il punto di partenza per Giovani e Adulti della nostra diocesi che hanno voluto camminare (in tutti i sensi!) ripercorrendo i luoghi che hanno caratterizzato la nascita della nostra associazione.

Raccogliendo l’invito fatto dalla presidente dell’AC di Viterbo, siamo ritornati alle origini, partendo dai valori che hanno caratterizzato l’impegno di Fani e Acquaderni: Preghiera, Azione e Sacrificio (con l’aggiunta poi della Formazione).

Fani e Acquaderni in chiave moderna

 

Papa 2.0

La riscoperta di questi valori, confrontandoli con il presente e con quello che sarà il futuro dell’AC è stata il punto chiave dell’esperienza, preparata dalla collaborazione tra l’Equipe Adulti e Giovani e che, alternando momenti divertenti a momenti spirituali più forti, ha fatto si che il campo non fosse un’esperienza orientata solo in una direzione ma combinasse la freschezza dei Giovani con l’esperienza degli Adulti.

E qui sono uscite anche le criticità che oggi vive la nostra associazione diocesana, con la necessità di riscoprirci sempre più uniti e con un obbiettivo comune.

E’ stato bello pregare con in responsabili dell’AC di Viterbo sulla tomba di Mario Fani, è stato uno dei momenti più toccanti, così come conoscere la storia di Santa Rosa, una santa tanto esile e fragile quanto forte spiritualmente.

Non sono mancati i momenti di svago e le visite a Tuscania e al suo borgo medievale, Civita di Bagnoregio detta anche la “città che muore” vista l’erosione che sta piano piano sgretolando il tufo sul quale essa si poggia e la stessa Viterbo, con i suoi vicoli, e il palazzo dei Papi. Sulla strada del ritorno c’è stato anche il tempo di fermarci a Cassino per una visita all’Abbazia.

AC Diocesana in visita a Tuscania

Un’esperienza forte, arricchita dalle testimonianze di un giovane e di un adulto, riguardanti quello che è l’impegno che tutti noi dobbiamo avere all’interno della comunità in cui viviamo (politica, vita sociale, vita laicale etc.) perchè è con la nostra testimonianza e il nostro impegno che possiamo far capire a tutti quanto è bella la FAMIGLIA dell’AC.

 




Campo Diocesano Giovani e Adulti 2017

Con la gioia nel cuore per il 150° anniversario della fondazione dell’AC, desideriamo guardare alla nostra Storia con uno sguardo “contemplativo”, per capire insieme, quali scelte occorre fare per essere all’altezza del nostro tempo!!!