I° Incontro unitario di formazione spirituale

Cominciano gli appuntamenti annuali di formazione spirituale!

Quest’anno il tema di Marta e Maria ci farà da guida e ci accompagnerà per farci scoprire quella che è davvero la parte migliore che non dobbiamo lasciarci scappare!

Il primo incontro sarà il 2 Dicembre alle ore 16:00 presso la Fazenda da Esperanca.

Di seguito la locandina e la mappa per arrivare alla struttura!

Locandina in PDF




AC Adulti – Primo incontro di formazione

Si è svolto oggi, nella nostra nuova sede, il primo di tre incontri incentrati sulla formazione degli animatori ed educatori del gruppo Adulti.

Partecipare ad un incontro tenuto dal nostro Luca Torcasio, è come gettare benzina su un braciere che si sta spegnendo: riaccende un fuoco vivo che poi dobbiamo essere bravi ad alimentare con nuovi ceppi.

Oggi siamo partiti dall’Evangelii Gaudium in particolare dal “Sì alla sfida do una spiritualità missionaria” che ci parla di come oggi è alto il rischio di avere operatori pastorali con un’accentuazione dell’individualismo una crisi di identità e un calo del fervore.

Immaginate questa cosa riflessa in un animatore/educatore come può essere distruttiva per questo il programma formativo ci fornisce degli spunti per riflettere e prevenire questo fenomeno.

Nel primo spunto di riflessione, Luca ci propone un paragrafo tratto dal libro di Giovanni Floris “Quella notte sono io”.

Partiamo con una sequenza di numeri 2,3,4,4,7,10 se dovessimo calcolarne la media matematica questa sarebbe 5. Ma la cosa strana è che il numero 5 non è contenuto nella sequenza pur essendone il valor medio.

Se consideriamo la media come ” normalità” e quindi prepariamo l’incontro avendo come riferimento la media, rischiamo di far sentire alcuni inadeguati: ogni numero, come ogni persona, ha una sua identità che se viene standardizzata causa snaturamento.

Il compito dell’educatore non è quello di dare risposte, ma di stimolare gli altri a porsi domande: solo se conosciamo bene noi stessi e i nostri sogni possiamo ritrovarci per dare a chi ci segue spunti di riflessione per porsi nuove domande.

Non bisogna considerare il gruppo, o comunque in generale l’associazione, come un ordine militaresco che crei degli impegni e obblighi le persone a partecipare, ma piantare dei semi per far nascere fiori che attirino “lo sciame” delle persone che ci circondando. Non possiamo imputare lo svuotamento delle parrocchie solo alle nuove generazioni, ai troppi impegni, ma dobbiamo fare autocritica perché forse stiamo piantando i semi sbagliati e lo sciame preferisce i fiori presenti su un altro prato.

Così come la vita pastorale non deve essere solo un insieme di impegni di eventi che ci dobbiamo affaticare a preparare senza trovarne il significato.

Un po’ come la caccia alla volpe, l’obiettivo deve essere la preda e non la preparazione della caccia: se passiamo troppo tempo a preparare eventi senza gustarne il significato, senza sintetizzare il motivo per cui lo facciamo, siamo solo delle macchine da guerra per cui il tempo risulta dilatato e ci scordiamo che la nostra vita ha un termine.

Nella caccia non tutti i cani vedono la volpe,ma gli altri di fidano e corrono dietro a quello che l’ha vista: questa è la perfetta similitudine dell’educatore che è colui il quale ha visto la preda(Dio) e deve convincere gli altri membri del gruppo a seguirlo cosicché tutti possano alla fine trovarlo.

Dobbiamo essere “NEL mondo” e non “DEL mondo”…




Incontro Formazione Animatori ACR

Siamo Miti-ci. Ecco gli animatori del futuro, la speranza dell’AC diocesana…Sembrano parole scontate quando si parla di giovani come futuro dell’associazione, ma in realtà è così. Si è svolto Sabato 1 Luglio al Santuario di Dipodi l’incontro di formazione per animatori di ACR che ha gettato le basi per una serie di appuntamenti che contribuiranno a far crescere nelle “nuove leve” l’amore per l’associazione e soprattutto per i ragazzi.

Come ha ripetuto anche Don Angelo Cerra, guida spirituale dell’incontro, “non si può essere dei bravi educatori se prima non abbiamo incontrato la Parola”: ed è proprio così che sono cominciate le attività, con il tema che accompagnerà l’associazione per questo anno che è quello delle Beatitudini.

I ragazzi si sono soffermati principalmente su “Beati i miti, perchè erediteranno la terra” (MT 5,5) che ha spiegato la figura del mite inteso non come chi si fa mettere i piedi in testa, ma in una società dove spesso impera la violenza, l’arroganza, la sopraffazione, egli diventa “segno di contraddizione” e irradia giustizia, comprensione, tolleranza, dolcezza, stima dell’altro.

A seguire, l’Equipe Diocesana di ACR, che ha preparato l’incontro insieme a Don Angelo, ha fatto fare ai ragazzi un gioco dell’oca un po’ particolare, incentrato sul compito, a volte difficile, dell’animatore.

Con il sorriso si è conclusa la giornata, lasciando ai ragazzi come segno un pezzo di stoffa a forma di puzzle, che ha fatto capire che è solo lavorando in squadra e non isolandosi che si diventa supereroi!

Ringraziamo per l’accoglienza e l’ospitalità Don Antonio Agostino Astorino che ha fatto sentire ragazzi e animatori a casa.