Messaggio di Quaresima 2019

QUARESIMA È il tempo di Dio che si intreccia con il nostro. Quasi un tempo di gestazione che favorisce il parto di una vita nuova. È necessaria una conversione che desidero esprimere in 10 punti, una sorta di decalogo per un nuovo umanesimo : 1) Convertire gli occhi e cogliere, nell’altro, l’irradiazione della luce di Dio. 2) Offrire a tutti un sorriso, intriso di dolcezza e di amabilità. 3) Far giungere al prossimo il messaggio: sei prezioso aI miei occhi. Ti voglio bene. 4) Riconoscere le qualità, i talenti e le pagliuzze di positività presenti in ogni persona e manifestarle. 5) Prendere a cuore il disagio, il problema, le sofferenze di una famiglia e sostenerla, incoraggiarla e aiutarla con tutte le forze. 6) Nessuna parola cattiva esca dalla nostra bocca ma far circolare, da cuore a cuore, solo parole buone che edificano. 7) Visitare qualche malato o persona sola, portando loro il dono della tenerezza e l’abbraccio del cuore. 8) Riscoprire la bellezza di congiungere le mani 🙏🏻, ossia della pace della preghiera ma anche del l’intensità di una stretta di mano che esprime la carezza del cuore. 9) Fare esperienza viva della Misericordia di Dio per essere capaci di chiedere perdono o di perdonare al fratello. 10) Imparare a dire GRAZIE. Al Signore, per tutte le Sue Creature. Ad ogni persona, creata a Sua immagine, grazie di esistere.
L’ Assistente unitario,
Don Maurizio Mete




Messaggio di Quaresima 2018

Con la celebrazione delle Ceneri varchiamo la porta della Quaresima, tempo favorevole per il nostro cammino di fede. La cenere evoca la condizione originaria dell’uomo, impastato di polvere e di argilla ma vivificato dal soffio dello Spirito di Dio. Ancor oggi lo Spirito, come un grande polmone, continua ad ossigenarci e rinvigorirci con il suo respiro vitale ( RUAH ), attraverso la Parola, l’ Eucaristia, l’ unità e la Misericordia. Senza questo respiro divino si restringe e rimpicciolisce lo sguardo, si anestetizza il palpito del cuore, ammalandosi di indifferenza, ci si ossigena, al contrario, con aria di tristezza e di rassegnazione, aria soffocante di tensione e di ostilità, aria inquinata di parole vuote e senza senso. È urgente, pertanto, come ricorda il Salmista, ritornare a respirare il soffio primario dello Spirito Santo, fonte di vita, capace di rinnovare il mondo. “Togli loro il Respiro: muoiono e ritornano nella loro polvere. Mandi il tuo Spirito, sono creati e rinnovi la faccia della terra” ( Salmo 103/104, 29-30) .

L’assistente unitario don Maurizio.




Messaggio di Avvento di Don Maurizio

Ecco, il tempo dell’Avvento è alle porte, in questo momento difficile che viviamo come Diocesi per gli avvenimenti politici che hanno scosso gli animi della nostra città, troviamo nuova luce e nuove motivazioni nelle parole del nostro assistente unitario Don Maurizio Mete, che scrive:

A V V E N T O Il tempo che inizia ci insegna la bellezza dell’andare incontro. È un tempo di incamminati, tutto si fa più vicino, si abbreviano le distanze. L’incontro con il Signore e con ogni persona esige, però, ATTENZIONE.

Un termine che non indica semplicemente uno stato d’animo , ma un movimento, un “tendere a”, uscendo da se stessi. Attenti, dunque, alla voce del Redentore, che fa ardere il cuore. Attenti alle persone, alle loro parole, ai loro silenzi, alle loro domande mute, al loro bisogno di tenerezza e di compagnia. Attenti, altresì, al mondo e a tutte le sue creature, scrutando la notte e scorgendo il lento emergere della Luce, che dischiude percorsi di Pace.

L’ assistente unitario Don Maurizio