Festa Regionale ACR

L’ACR compie 50 anni!

Non si direbbe vista la giovane età di animatori e dei ragazzi, ma anche l’ACR ha raggiunto mezzo secolo e la festa si terrà nella nostra diocesi, precisamente alla Concattedrale San Benedetto.

LA quota di partecipazione è di 6€ per i tesserati, per chi non ha la tessera è possibile effettuare l’iscrizione aggiungendo una sovraquota per l’assicurazione, per maggiori informazioni inviate una mail a: azionecattolicalameziaterme@gmail.com

Per effettuare il pagamento mediante bonifico (per le parrocchie della diocesi), di seguito tutti i dati:

Azione Cattolica Diocesi di Lamezia Terme

IT 19R 02008 42841 000103163367

Nella Causale specificare la parrocchia.

Di seguito il programma:




Il venerdì dopo

“Tredicesima stazione:Gesù muore in croce”.

Come in ogni venerdì di Quaresima, nelle nostre orecchie rimbomba questa affermazione.

Gesù è morto; il Dio in carne ed ossa che si è svestito della sua divinità per vestirsi della nostra umanità, muore sulla croce accanto a due ladroni, due uomini qualunque, considerati proprio la feccia dell’umanità!

Gesù è morto e il cielo si squarcia, piange.

Sembra proprio che Dio se ne sia andato e la sua morte fa raggelare il sangue nelle vene e la sua assenza continua ancora oggi a riempire i nostri occhi di scene disumane: uomini che continuano ad uccidersi, che vendono la propria anima per un pane che è di pietra; uomini che muoiono per l’egoismo degli altri; uomini che, arroganti, si elevano a giudici supremi perché, in fondo, tra io e Dio c’è solo lo spazio di una piccola “d”.

Viene spontaneo dare la colpa a quel Dio che si è fatto crocifiggere, che ha lasciato che lo umiliassero, che lo deridessero, che lo spogliassero. Ciò che mi stupisce sempre è proprio la sua mancanza di reazione: ha scelto di non scendere dalla croce.

Ancora, in questo venerdì, continuo a domandarmi il perché Gesù abbia scelto il rischio dell’amore, perché ha donato se stesso per gli uomini giusti ma anche per i disonesti, per te e per me che non esiteremmo a mostrare a tutti la nostra personale gloria … e penso a quanto l’amore ti faccia fare cose grandiose, quanto anche la croce, anche il digiuno hanno un gusto diverso se fatto per e con l’amore.

Ma questo venerdì ha un sapore diverso.

Sabato scorso, al Santuario della Madonna di Dipodi, mentre un tramonto dipingeva il cielo di mille sfumature di arancione, ci siamo  detti di non fermarci all’apparenza: la morte è un sospiro che dura per tre giorni; l’amore ha vinto e non può far altro che continuare a vincere, perché io sono testimone di quella luce che ha avvolto Maria quando ha constatato, per prima, che Gesù non era nel sepolcro, Gesù era vivo!

Questo venerdì ha un sapore diverso perché scelgo di essere generatore di vita, perché tutti devono sapere che la luce può vincere le tenebre – l’ha già fatto una volta – e io voglio impegnarmi perché nelle piccole cose continui a risorgere Gesù: la sua luce è troppo bella: non può rimanere in un sepolcro umidiccio e polveroso!

Io so che con Te, Gesù, posso trasformare l’acqua in vino e nella Tua Parola portare vita dove tutti si ostinano a vedere morte. Io so che la croce peserà un po’ di meno perché Tu la sorreggi con me.

Come in un domino, quando le tessere cadono una dopo l’altra, voglio che la Tua Resurrezione si diffonda nel mondo e io scelgo di essere una tassello di questo domino d’amore.

 

 

 

Ritiro in preparazione alla Pasqua – 9 Marzo 2019 – gruppi 12/14

 

 

 

 

 

 


 

 

 




Manifesti Anno 2018/2019




Inno ACR: Ci Prendo Gusto!




Campo di formazione per educatori e animatori ACR

Il protagonismo dei ragazzi è un aspetto centrale della dinamica formativa dell’ACR. Ciò non toglie che l’educatore svolga un ruolo essenziale ed imprescindibile: è lui che si mette al servizio dei più piccoli, dedicando loro tempo e cure preziose. Da qui nasce “é tempo per noi”, il campo di formazione dedicato agli educatori, agli animatori e ai responsabili ACR.

Vogliamo infatti porre l’accento sulla persona dell’educatore, riservandogli uno spazio non solo formativo ma anche riflessivo, dinamico e soprattutto familiare: infatti, solo dal confronto con le altre realtà associative possiamo crescere come una grande e bella famiglia.

Beato Pier Giorgio Frassati ci accompagnerà durante questo percorso e, in particolare, condivideremo il suo motto “vivere non vivacchiare”, perchè il nostro obiettivo sia sempre essere Suoi Testimoni e non semplicemente fare gli educatori.

 

 

 

 

Di seguito alleghiamo la locandina del campo in pdf ed il programma… Vi aspettiamo!!

Locandina campo educatori

Camp o di formazione 2018

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




Maria era una ragazza come me … come te.

Forse un po’ più piccola, forse non vestiva jeans o dottor martens, forse non viaggiava su comode automobili o veloci aerei; eppure aveva amici con cui passava le giornate, una casa in cui stare, un desiderio che voleva realizzare, un sogno speciale … proprio come me … proprio come te.

Un giorno Dio è entrato nella sua vita come un soffio di vento in una giornata afosa e le ha stravolto i piani, le ha cambiato le carte in tavole, ha minato le fondamenta dei suoi castelli in aria.

Maria era una ragazza come me … come te.

Forse un po’ impaurita, forse un po’ stupita per quello strano incontro, per quel saluto così solenne. Ma lo smarrimento in lei dura un battito di ciglia: è una ragazza consapevole e responsabile e forse proprio perché non era poi così sprovveduta che aveva esitato … però se ci si lascia abbandonare nelle mani di Dio, se ci si lascia cullare dal suo amore, niente sarà più impossibile o difficile o sbagliato.

Maria era una ragazza come me … come te.

Con coraggio ha risposto “Sì”, ha accettato si compisse in lei il volere di Dio. Con coraggio ha detto “Sì” all’amore, alla gioia, alla vita. Ma coscientemente ha accettato le difficoltà, le amarezze, le impervie curve che inevitabilmente una strada ha e si è messa in cammino. Quel “Sì” le ha dato la forza perché con Dio al suo fianco non c’era niente da temere.

Maria era una ragazza come me … come te.

Nelle mani di Dio si sentiva al posto giusto, a suo agio, come un pennarello che finalmente poteva colorare e realizzarsi. Dio ha scelto lei come sceglie me e te ogni giorno. Come ogni singolo attimo della nostra esistenza chiede a noi, come a Maria, se vogliamo metterci in gioco e con Lui volare, piuttosto che continuare a strisciare per i sassi di un deserto troppo solitario.

Maria era una ragazza come me … come te.

Maria sapeva che non sarebbe stato facile. Sapeva che una volta pronunciato il “Sì” avrebbe dovuto sporcarsi le mani di quel suo nuovo sogno, avrebbe dovuto lavorare duro perché volare richiede uno sforzo maggiore che rimanere a terra. Ma l’Amore richiede sacrificio, una custodia a lungo termine come una lampada ad olio che se non viene alimentata non fa più Luce.

Maria era una ragazza come me … come te.

Da oggi voglio essere come Maria. Da oggi voglio impegnarmi a concretizzare il mio “Sì” perché questo significherà realizzarmi come persona, come studente, come lavoratore, come associato di Azione Cattolica, come educatore, come responsabile. Voglio imbrattarmi le mani, le braccia, le gambe, il viso di quella felicità duratura che solo Tu puoi darmi. Voglio dire “Sì” alle sfide che ogni giorno il mondo mi propone perché alla fine voglio poter gridare che ce l’ho fatta, che l’Amore ha vinto, che io sono salva grazie a Te. Voglio dire “Sì” perché così posso dire di vivere con Te e per te.

 

 




Incontro Formazione Animatori ACR

Siamo Miti-ci. Ecco gli animatori del futuro, la speranza dell’AC diocesana…Sembrano parole scontate quando si parla di giovani come futuro dell’associazione, ma in realtà è così. Si è svolto Sabato 1 Luglio al Santuario di Dipodi l’incontro di formazione per animatori di ACR che ha gettato le basi per una serie di appuntamenti che contribuiranno a far crescere nelle “nuove leve” l’amore per l’associazione e soprattutto per i ragazzi.

Come ha ripetuto anche Don Angelo Cerra, guida spirituale dell’incontro, “non si può essere dei bravi educatori se prima non abbiamo incontrato la Parola”: ed è proprio così che sono cominciate le attività, con il tema che accompagnerà l’associazione per questo anno che è quello delle Beatitudini.

I ragazzi si sono soffermati principalmente su “Beati i miti, perchè erediteranno la terra” (MT 5,5) che ha spiegato la figura del mite inteso non come chi si fa mettere i piedi in testa, ma in una società dove spesso impera la violenza, l’arroganza, la sopraffazione, egli diventa “segno di contraddizione” e irradia giustizia, comprensione, tolleranza, dolcezza, stima dell’altro.

A seguire, l’Equipe Diocesana di ACR, che ha preparato l’incontro insieme a Don Angelo, ha fatto fare ai ragazzi un gioco dell’oca un po’ particolare, incentrato sul compito, a volte difficile, dell’animatore.

Con il sorriso si è conclusa la giornata, lasciando ai ragazzi come segno un pezzo di stoffa a forma di puzzle, che ha fatto capire che è solo lavorando in squadra e non isolandosi che si diventa supereroi!

Ringraziamo per l’accoglienza e l’ospitalità Don Antonio Agostino Astorino che ha fatto sentire ragazzi e animatori a casa.




Campo ACR Diocesano 2017




Festa degli Incontri 2017

Il 2 giugno per i ragazzi dell’Azione Cattolica e per i ministranti non è stata soltanto la festa della Repubblica: hanno, infatti, vissuto insieme la Festa degli Incontri.

Una giornata di festa, a conclusione del cammino annuale dell’Azione Cattolica dei Ragazzi, resa ancora più gioisa e coinvolgente grazie alla presenza di numerosi ministranti che hanno dato un taglio ancora più bello e solenne alla funzione religiosa celebrata nella Chiesa di San Raffaele in Lamezia Terme durante la quale è stata preziosa la presenza di molti sacerdoti della nostra diocesi.

La festa si è svolta nel parco intitolato a Peppino Impastato, che per l’occasione si è trasformato in un circo – ambientazione dell’intero cammino dei bambini dell’associazione-, e già alle 9:30 pullulava di ragazzi ed era uno spettacolo a vedersi per i colori pastello che si fondevano con il verde della natura. Un equilibrato connubio tra giochi e riflessioni ha catapultato i ragazzi in un viaggio tanto ideale quanto concreto; attraverso il ripercorrere la vita dei Santi e Beati dell’Azione Cattolica hanno acquisito la consapevolezza del loro essere miti…ci: come i colori sono essenziali per un artista, i ragazzi hanno scoperto di essere importanti strumenti nelle mani di Dio.

Condiviso il pranzo, i partecipanti alla festa si sono messi in gioco mostrando le loro qualità, i loro talenti e alla provocazione “Tu lo sai fare?” invitavano gli altri ragazzi a mettersi in gioco. Tra risate e tanto divertimento sembrava di essere in un vero e proprio talent variegato e stravagante.

Dopo la testimonianza del seminarista Giuseppe D’Apa, centrata sull’aspetto vocazionale e molto seguita dai ragazzi, per concludere la giornata sono intervenuti per i saluti don Roberto Tomaino Direttore dell’ufficio liturgico diocesano, don Angelo Cerra Assistente diocesano dell’Azione Cattolica dei Ragazzi e Cinzia Calignano Presidente diocesana dell’Azione Cattolica.

La festa è continuata tra balli, canti e tanto divertimento e la gioia ha circondato più di duecento tra bambini e ragazzi di ogni età.